Diagnosi strutture in Legno
Strutture in legno: descrizione della metodologia di indagine
La valutazione dello stato di conservazione degli elementi strutturali lignei prevede una serie d’ispezioni in situ, a vista e strumentali, volte a individuare i principali difetti del legname in opera e l’individuazione delle forme di degrado presenti.
Analisi visiva
Durante l’esame a vista della carpenteria lignea è possibile eseguire alcune semplici indagini di tipo qualitativo che possono essere d’aiuto in una prima, generica, valutazione dello stato di fatto: la percussione con un martello, ad esempio, fornisce informazioni sulla presenza o meno di forme di degrado o di cavità nell’elemento indagato; tramite l’infissione e la successiva estrazione di un chiodo si può saggiare la consistenza del legno. Preliminarmente alla valutazione del degrado si esegue un rilievo geometrico che tiene conto della geometria generale della struttura (luce ed interassi) e delle unioni (nelle capriate), della forma e dimensioni delle sezioni e delle eventuali deformazioni. Si esegue l’identificazione delle specie legnose e si valuta l’efficienza delle unioni nelle strutture tridimensionali come le capriate. Particolare attenzione va posta nell’analisi delle testate di travi inserite nella muratura, dove i fenomeni di degrado sono più aggressivi a causa della presenza d’umidità presente per la scarsa areazione intorno alla testata stessa. Dal primo rilievo a vista è possibile indirizzare la scelta dei punti di prova in cui condurre lo studio dello stato di conservazione con la diagnostica strumentale. Analisi strumentale
La progettazione di una campagna di prova utile alla valutazione dell’efficienza strutturale degli elementi lignei comprende una preliminare e dettagliata valutazione visuale, seguita dalla misurazione della temperatura ambientale e dell’umidità relativa di ciascuna struttura con un termoigrometro e da prove resistografiche.